Smacchiante e mangime per pappagalli

In terrazzo abbiamo uno, anzi due splendidi albicocchi. Ne abbiamo sentito parlare la prima volta nel sontuoso studio del notaio, mentre iniziavamo a pagare la nostra casa e nel contempo vendevamo l’anima al diav… alla banca. Le vecchie proprietarie, per indorare la pillola ci raccontavano di quanti frutti facessero gli alberi del terrazzo e di quanto fossero buoni.

Poco tempo dopo, appena avute le chiavi, abbiamo fatto un giro per saggiare di persona le nostre albicocche. Marito ha preso la vecchia scala appoggiata in un angolo e ha iniziato a raccogliere qualche albicocca, mentre io ero sotto a tenerlo fermo, vista la pendenza del terrazzo e soprattutto visto il dirupo al di la del terrazzo…

Ed ecco che, mentre ero intenta ad osservare la raccolta dal basso, Marito ha scrollato un ramo ed io ho potuto verificare quanto fossero morbide e succose, mentre mi si spiaccicavano in faccia.

Erano talmente tante, e tanto in alto, e la raccolta così difficoltosa, che ne abbiamo solo raccolto una parte, seppur consistente. Tutte quelle che non abbiamo raggiunto sono finite a marcire sulle piastrelle. Dovrebbero fare uno smacchiante a base di albicocca perché, nei punti dove si sono lentamente disfatte, hanno ripulito le piastrelle rivelandone il colore originale.

Comunque. La settimana scorsa gli alberi sono entrati in fioritura ricoprendosi di teneri petali rosa. Già ci pregustavamo una futura scorpacciata di albicocche ma non tenevamo in conto di una cosa: i cambiamenti climatici.

Da anni ormai si vedono in città dei pappagallini verdi, decisamente non nativi di qui, che fanno tra l’altro un verso tutt’altro che piacevole.

Gli anni scorsi venivano nel nostro terrazzo a mangiare le bacche del pino… facevano casino per terra ma pazienza… Ma stamattina… Stamattina si sono mangiati i fiori dell’albicocco!!! Al nostro rirveglio abbiamo trovato la metà dei fiorellini per terra, che tristezza.

Marito ha subito ordinato degli spaventapasseri a forma di gatto, ma i pappagalli di solito sono abbastanza intelligenti, vediamo se abboccano oppure no…

Anche i bimbi si sono impegnati un sacco ed hanno passato il resto della mattina a fare gli agguati appostati dietro ai gerani, armati di pistola ad acqua. Purtroppo la suddetta pistola perde più acqua dal manico che altro, quindi non risulta un’arma molto efficace.

Forse dovremmo prendere un rimedio più incisivo, tipo lo strumento preferito dai bambini fastidiosi sulle spiagge anni 90, un superliquidator…

Anzi no. Trovato. Ci prendiamo un’aquila domestica, tenuta a mo di cane da guardia. Perfetto.

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