La grotta del flauto di canne

Oggi abbiamo in programma la visita alle grotte di Guilin, anche dette le grotte del flauto perché li vicino nascono dei bambù che, tagliati come flauto, producono un suono dolcissimo.

Anche la manutenzione di queste grotte si discosta, come molte altre cose, dalla cura che abbiamo (ogni tanto) in occidente. In Europa sono illuminate poco e per poco tempo, in modo da non rovinarle… Qui invece sono addobbate con luci e colori più che un saloon di Las Vegas!!!
Sarà perché sono state scoperte all’incirca all’epoca dei Romani e quindi dopo duemila anni di torce fuligginose e lampade ad olio saranno già state rovinate a dovere!

In ogni caso lo spettacolo è decisamente bello, con le stalattiti dai mille colori riflesse nel laghetto sotterraneo…

Usciti dalla grotta sbuchiamo nell’immancabile negozio souvenir… Eh si, esportiamo prima le cose migliori!
Dentro sono in vendita (😱) pezzi di roccia totalmente somiglianti a dei bei pezzi di carne o prosciutto e poco più in la dei mazzi di carte con tutti i temi possibili e immaginabili, alcuni solo per maggiorenni… Cosa centreranno poi con le grotte… Mah…

Prossima visita: la fabbrica delle perle di mare. Mai stata interessata alle perle quanto oggi, davvero! Mai stata interessata per niente in effetti. Le ho sempre viste indosso a chi, come minimo, aveva superato i quarant’anni. Qui invece ce ne sono tantissime e di bellissime e ci fanno pure assistere alla sfilata!
La parte maschile del gruppo apprezza notevolmente le giovani che sfilano con abiti di seta tipici e fanno tutta una serie di mosse e pose strane per far scintillare di più i gioielli … Così mi ritrovo a sbavare dietro alle collane, braccialetti ed orecchini che passano davanti ai nostri occhi…

Dietro alla sala della sfilata c’è l’enorme salone con le numerose vetrinette tentatrici che fanno cadere nella trappola dello shopping, una ad una, tutte le coppie presenti 🙂
Pure noi prendiamo un souvenir, un ciondolo con una bella perla, direi anche abbastanza modesto visto quello che c’era!

Bene. Risaliamo sul pullman alla volta dell’aeroporto visto che stasera voleremo verso Souzhou. I nostri bagagli sono stati, come al solito, prelevati fuori dalla nostra stanza d’albergo e ci verranno riconsegnati direttamente davanti alla nostra prossima stanza, che comodità!

Visto il ritardo dell’aereo abbiamo la possibilità di gironzolare per i negozietti duty free ed esaminare i ripiani più reconditi… L’esplorazione mostra presto i suoi frutti visto quello che scoviamo: farina di formiche! Si si, proprio nel senso di formiche sbriciolate… Chissà per cosa le useranno visto che erano nel settore alimentare… Al posto del parmigiano? Per le torte? Mah, diciamo che non l’abbiamo scoperto.

Un’altra chicca che invece Umberto non si è fatto sfuggire è una confezione di un frutto tipico del posto che ha decantate proprietà medicinali, fa infatti passare il mal di gola. Umberto che ne ha giusto uno se li prende per provare a farci il the :). Domattina vedremo se funziona.

Arriviamo finalmente a Suzhou (pronunciato Sciuggiù) e troviamo un hotel splendido! So che è un Holiday inn e non è particolarmente tipico ma almeno abbiamo un letto matrimoniale! Qui non usa dappertutto …

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