Crociera sul fiume Li

Stamattina lo strano cielo cinese, quasi sempre di un’indefinibile color grigio, ci regala anche un po’ di pioggia bella decisa… Peccato, secondo le nostre guide sarebbe stato perfetto se fosse venuta ieri! Oggi infatti abbiamo in programma una mini crociera sul fiume Li dove il panorama è perfetto se ci sono le nuvole a mezza altezza sulle montagne…

Durante il viaggio verso la nostra meta facciamo conoscenza con la guida di Guilin, una ragazza molto minuta ma pimpante (di cui non ricordo più il nome…) che ci racconta tutti i barbatrucchi messi in atto da alcuni cinesi per avere più figli! È ancora in vigore infatti la legge che impone di avere un solo bambino. Averne un secondo, in condizioni normali, comporterebbe la perdita del lavoro da parte di uno dei genitori ed una grossa multa. Pare intanto chiaro che questo non è un problema per i ricchi, che fanno tranquillamente il secondo figlio. Ci sono poi un paio di eccezioni alla regola: a chi, nelle campagne, è arrivato un primogenito femmina, è concesso di ritentare una volta per avere un maschio… Pure alle donne che si ritrovano divorziate è concesso portare a termine una seconda gravidanza avvenuta in seguito alla separazione… E allora? Qualcuno si separa apposta, fa un altro figlio e poi si rimette insieme…!

Ma eccoci arrivati all’imbarco sul fiume, c’è una tale bolgia di gente ombrelli e barche che solo per miracolo riusciamo tutti a raggiungere l’entrata giusta!

La guida ci spiega che il tempo di oggi non va bene per la gita, perché le nuvole coprono spesso la punta delle montagne nascondendo tutte le strane forme che altrimenti si potrebbero scorgere: l’orso, il vecchietto, il dromedario… Ma già facciamo fatica a guardare in alto data la pioggia che sta cadendo giù!!! Umberto si avventura fuori coperta per fare qualche foto e riesce a immortalare i pescatori /cuochi delle barche sorelle della nostra: a poppa, su una piattaforma quasi a livello dell’acqua ci sono i fornelli e i cuochi prendono i pesci direttamente dalle barchette che glieli porgono al volo!

Ma non è l’unica cosa buffa che vediamo. Ci sono infatti altre barche, ehm forse dovrei definirle quasi zattere, che si compongono di canne leggermente ricurve in cima, legate insieme e sormontate da una leggera tettoia in tessuto. Se noi ci stiamo inzuppando chissà loro! Ma invece sono tutti contenti e ci salutano gioiosi con la manina.

È arrivato il momento della pappaaaa! Oggi abbiamo tartaruga e serpente in bottiglia, yummmm! Scherzo… O meglio non scherzo perché questi piatti ci sono veramente ma per fortuna hanno anche cose più tradizionali come riso alla cantonese, spaghetti al sugo…

Quando stiamo per arrivare al porticciolo fortunatamente la pioggia ci molla e ci godiamo in santa pace lo splendido panorama che offrono queste montagne così particolari 🙂

Il paesino in cui arriviamo è particolare soprattutto per i negozi della via principale : ci sono negozi di bacchette per mangiare e ne approfittiamo per prenderne un set rosso fiammante. Poi ci sono negozi di ornamenti con scritte in cinese e anche in questo caso ce ne portiamo via un paio. Ma la cosa più strana per noi che veniamo dall’Europa e siamo abituati a pensare che uccidere i bachi da seta sia brutto, è veder aprire proprio i bachi da seta. Sono messi a bagno in una bacinella per ammorbidire il filo dopodiché sono aperti e messi come cappellino a delle aste di legno piegate a U. È incredibile quanto sembrino elastici quando sono tirati! Da un piccolo baco riescono a stendere un telo largo quanto un lenzuolo, e non è un modo di dire!

Ad aspettarci in fondo al paesino c’è di nuovo il pullman che riprendiamo per tornare a Guilin. Ci aspetta un programma che prevede tortura e relax per i nostri piedini: la collina dai 300 gradini seguita dal massaggio ai piedi tipico di questa città!

La cosa che mi colpisce di più in verità non è la collina o i gradini o la vista, bensì il gigantesco ficus Benjamin che sta all’ingresso! E pensare che a casa non è mai cresciuto più di un metro e mezzo, abbiamo decisamente il pollice nero!

In cima alla scalinata ci aspetta un bel panorama sulla città e le montagne alle sue spalle. Questo è un luogo caro a chi vive qui, e qui vengono lasciate le preghiere, affidate alla sorveglianza di un bion numero di statue scolpite nella roccia, e formazioni particolari create dal tempo e dal caso.

Come previsto la giornata finisce col massaggio ai piedi… Luci soffuse, vaschetta con acqua piena di essenze e erbe profumate e pure una massaggiatrice che mi dice che ho dei bei piedi! Sarà, ma ero quasi l’unica che era più in allerta che rilassata ma è stata comunque una bella esperienza 🙂

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